Teen Wolf – Recensione 6×11- Said the Spider to the Fly

Bentornati a Beacon Hills, lupetti, e bentornati ad una nuova recensione di Teen Wolf. Ho aspettato tanto, per non dire tantissimo, per tornare a recensire finalmente le vicende di Scott and co. Ma andiamo con ordine.

Prima di tutto un piccolo recap della prima parte della stagione 6. Ricorderete tutti la caccia selvaggia, in cui Stiles è stato catturato e tutti, ma non proprio tutti, si erano dimenticati della sua esistenza. Bene, come si dice tutto è bene ciò che finisce bene; dopo non poche difficoltà, Stiles è stato riportato indietro e finalmente tutto sembra esser tornato alla normalità. Ma invece no!!! Ti pare che a Beacon Hills tutto è perfetto? No.

Sin dai primi istanti di questa puntata, la numero 11, ho capito che sarebbe stata una puntata un po’ fiacca, di ripartenza diciamo, e cosi infatti è stato. Non è successo nulla di così avvincente, nulla di così wow. Ritroviamo il nostro Scott come assistente del Coach di Lacrosse; abbiamo un salto temporale di circa tre mesi, l’estate sta finendo e cosi è arrivato il momento per i diplomati di lasciare la scuola e dirigersi all’università. Vedremo che Stiles non è presente, se non per un piccolo pezzetto, mentre Malia è pronta a partire per Parigi; sembra che la ragazza non accetti il nuovo leader del gruppo, Liam. E come biasimarla?! Non amo particolarmente quel personaggio, e non ce lo vedo bene come Alpha. Anche Lydia e Scott si preparano per la partenza. Come sempre, possiamo notare come Scott protegga il suo beta e cerchi di infondergli fiducia per il “potere” del suo nuovo branco, che, per inciso, è stato lasciato da Hayden. Spero che il suo personaggio torni, e che Davis non abbia voluto cancellare la ship per via del fandom.

Quando è partita la intro di apertura ho notato, con grande piacere, che hanno voluto ripercorrere tutti i villain della serie, questa cosa mi è piaciuta moltissimo.

Insomma, Beacon Hills sta per affrontare una nuova minaccia, e le scene che seguono, tra cui la moria di Lupi che si uccidono tra loro e i topi presenti nella scuola, ne sono la conferma. Mi ha fatto ridere uno degli studenti, che con voce disperata urla “ma tutto in questa scuola deve succedere??”.

Un salto di scena ci porta a Eichen House (quanto ho odiato quel posto), dove compare una nuova creatura; in principio pensavo potesse diventare l’antagonista di Parrish, essendo anch’esso un segugio infernale, invece non è così. Il personaggio è alla ricerca di qualcosa, non si capisce bene di cosa. Questo potrebbe riallacciarsi alla prima visione di Lydia in questa nuova puntata. La vediamo nel corridoio della scuola, contornata da milioni di ragnatele (da qui il titolo della puntata, say the spider to the fly), in cui una voce, molto inquietante, le annunciava che durante la caccia selvaggia hanno liberato qualcosa. Che sia il nuovo cattivo? Solo il tempo potrà dircelo.

Le successive scene vedranno l’incontro tra i due segugi e la successiva lotta tra Liam e il segugio sconosciuto. Un’attenzione particolare va a questa scena: vedremo il segugio scagliarsi contro Liam perché convinto lui sia “la creatura”, quando poi invece scopre che non è così, e quando il trio (scott Lydia e Malia) andrà a cercarlo, lo troveranno morto, colpito da una pallottola Argent.

Questa puntata, non tanto movimentata e per niente interessante, mi lascia con l’amaro in bocca, ma credo sia una puntata di transizione.

Nella scena finale vedremo Stiles alle prese con la sua nuova vita da cadetto di Quantico, dove, in un susseguirsi di battute in classico stile Stiles – perdonate il gioco di parole – il ragazzo scoprirà che Derek, sì, proprio lui, è ricercato dall’FBI per omicidio di massa.

 

Si conclude qui la recensione di questa prima puntata di Teen Wolf, in attesa della successiva vi lascio il solito promo e vi invito a visitare la pagina Not Without Stydia. Ci leggiamo alla prossima Lupetti. ROAR

 

 

 

 

About Marco301

Mi chiamo Marco, tra le mie passioni ci sono le serie tv, le serie tv e... ho già detto le serie tv? Sono un potterhead da sempre e credo lo sarò per il resto della mia vita. Recensirò per voi alcune delle mie preferite, così potremo commentarle insieme.

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